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9 Agosto 2015

XIX Domenica del 5104_750Tempo Ordinario (Anno B)

Il pane dell’Eucaristia non è solo un pane spirituale. È il pane che nutre e alimenta anche il corpo.

Elia desidera morire, vuole farla finita e lancia un grido disperato a Dio: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita…». In pratica “voglio morire, non ce la faccio più”.

La focaccia che l’angelo del Signore gli dona, lo nutre e lo rinvigorisce nel corpo.

“Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb”

Il pane dell’Eucaristia, prefigurato nella tipologia delle focacce dell’Antico Testamento, nutre il fisico, corrobora il corpo, allarga gli orizzonti della speranza, inietta energia nuova, amplifica la gioia della vita! Ho visto tante persone malate guarire con la sola forza della Comunione. L’ostia non possiede valori nutrizionali, non proteine, carboidrati, zuccheri di altro genere. L’ostia non sfama. Il corpo di Cristo dà forza e forma al corpo, ci libera dagli stati depressivi e ci dona occhi nuovi per guardare con vigore nuovo alla nostra vita.

San Paolo oggi ci invita a camminare nell’amore e verso l’amore.

Facciamo la Comunione e camminiamo senza stancarci mai.

Facciamo la Comunione per amare la nostra vita ancora di più.

Facciamo la Comunione per amare Gesù con maggiore fede.

Facciamo la Comunione per smetterla di dire la bestemmia di Elia: Signore basta voglio morire.

Facciamo la Comunione per gridare: Voglio vivere da morire!

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